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Se hai qualcosa da chiedere, sulla Val di Bisenzio, come itinerari, curiosità o cose da fare o da vedere, non esitare a contattarci, cercheremo di darti i nostri suggerimenti!
Un ringraziamento speciale a chi ha collaborato per foto, testi e suggerimenti:
Sul dorso dell’appennino, tra le selve di castagni, sorge il borgo situato sul versante adriatico della valle della Limentra, osservando dall’alto la singolare distribuzione delle case che percorrono il crinale si nota immediatamente la posizione strategica del borgo che in epoca medievale è stato coinvolto nei conflitti tra Conti di Prato, gli Alberti e il Comune di Pistoia, nel XII secolo essendo tra i possedimenti di Matilde di Canossa alla sua morte fu ereditato dalla Chiesa, diventato un comune rurale autonomo nel XIII secolo, rimase nella giurisdizione pistoiese fino al 1401 quando entrò a far parte del dominio fiorentino al momento della sottomissione di Pistoia da parte di Firenze.
Fino all’XI secolo Fossato non ebbe cura d’anime, nel 1057 fu edificata la chiesa di San Lorenzo su un terreno di proprietà del Monastero di Fontana a Taona e ampliata intorno al 1580, all’interno è presente un crocifisso della rinomata produzione del rinascimento toscano di crocifissi dei “legnaioli” fiorentini che contò tra i suoi protagonisti le botteghe dei Da Maiano e dei Del Tasso menzionate nelle Vite del Vasari, visitabile esclusivamente durante la celebrazione della SS. Messa.
Affiancato alla facciata ottocentesca sorge il campanile edificato tra il trecento e il quattrocento dal quale fino a pochi anni fa si potevano apprezzare i caratteristici 'doppi' suonati dai campanari del paese, le campane montate con il ‘sistema bolognese’ durante le concertazioni solenni compiono rotazioni di 360°, con grande rammarico della comunità ad oggi nessuno ha raccolto l'eredità dell'incarico di questa affascinante tradizione.
Al centro del borgo, nel luogo chiamato Calastrino, troviamo l’oratorio di San Rocco costruito su un tabernacolo già esistente, nel 1527 ebbe sede la congregazione dell’oratorio dedicata al santo, ampliato nei primi anni del 1700.
L’area intorno al borgo è ricca di abeti, faggi e castagni che quest’ultimi forniscono il frutto che viene seccato nei ’seccatoi’ e macinato per ricavare la farina che rappresentava un alimento fondamentale, oltre che per la vendita, per gli abitanti degli scorsi secoli, lo testimonia la presenza di un sistema di antichi mulini idraulici presenti sin dall’epoca medievale, come quello dei Turchi a L’Acqua attivo dal 1043. Curiosità: l'origine del nome della via centrale del paese, Via L’Estaque, è data dal villaggio nel sud della Francia dove molti abitanti del paese sono migrati tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Cosa fare:
● Addentrarvi in un magico contatto con la natura sul sentiero che parte da Fossato per fare tappa al paese fantasma di Chiapporato, una sosta per rifocillarsi all’Eremo del Viandante per arrivare alla Croce di Geppe e godere la vista da 1200 mt per poi tornare al punto di partenza passando dalle sorgenti del Brasimone.
● Visitare il borgo partendo dal centro salendo verso la chiesa di San Lorenzo per godere della quiete del sagrato, arrivando fino a sopra al cimitero dalla curva più alta potete ammirare lo sperone su cui sorge il paese, scendendo dal Poggetto per arrivare sulla strada centrale per arrivare all'oratorio di San Rocco, Piazza Matilde di Canossa, il castello dimora di Matilde ed infine la Croce che segna la fine del paese racchiusa in un'incantevole piazzetta, infine tornando indietro fare una sosta per un'ottima merenda alla ‘Bottega del borgo’ in Via L’Estaque 6.
● Scendere fino al torrente Limentra per visitare il mulino di Fossato, un luogo suggestivo dove poter apprendere il funzionamento di un mulino idraulico e percorrere un importante pezzo di storia
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