Si propone, come scopo, la promozione sotto ogni forma dello sviluppo culturale, turistico, sociale, naturalistico e sportivo dilettantistico del territorio della Val Bisenzio.
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La ricchezza in corsi d'acqua rende speciale la Val di Bisenzio, non solo per l'importanza che l'energia meccanica fornita dai torrenti ha avuto per lo sviluppo degli opifici artigianali e industriali, ma anche dal punto di vista ambientale e per il turismo legato alla natura. Inoltre, i tratti della parte alta dei corsi d'acqua sono particolarmente immacolati: l'alto corso della Limentra Orientale, del Bisenzio e tutto il torrente Carigiola hanno acque purissime, visto che non ci sono scarichi industriali e pochissimi scarichi domestici.
La sanità dei torrenti valbisentini è dimostrata dalla varietà di pesci e crostacei che li popolano.
Un tuffo in queste acque cristalline è un toccasana nelle calde giornate estive per una full immersione nella natura.
BISENZIO
Tutto il tratto che va dalle cosiddette Sorgenti (la confluenza del torrente Trogola e del rio delle Barbe) a Mercatale, nei pressi del Parco dell’Albereta, è particolarmente adatto alla balneazione.
Belle bozze si possono trovare ad esempio al Mulino della Sega o al Mulino di Cecco, ma le più famose sono dal Lago Verde verso Mercatale, nell’area attrezzata conosciuta come Parco del Carigiola. Scendendo, a Mercatale la pescaia al Parco dell’Albereta, conosciuta come La Colonia, è la bozza più amata da generazioni di verniotti.
LIMENTRA ORIENTALE
Quando entra nella Provincia di Prato, delimitandone il confine e quello della Riserva Naturale Acquerino Cantagallo, la Limentra Orientale si mostra al massimo del suo splendore: acque limpidissime e dal moto rapido formano piccole bozze lungo tutto il percorso verso il Bacino di Suviana.
I punti balneabili più apprezzati si trovano al Monachino, in prossimità del vecchio mulino, a Casalino e a Lentula, dove ci sono due grandi pescaie che consentono anche dei tuffi. La più ampia e nota è stata recentemente denominata “Lentula beach” e si trova nei pressi dell’ormai dismesso edificio dove veniva imbottigliata l’acqua minerale.
CARIGIOLA
L'acqua del torrente che scende dalla conca racchiusa dal monte La Zucca, dal monte delle Scalette e dal monte della Scoperta e principale affluente del Bisenzio, il Carigiola, è un vero spettacolo naturale.
Un’acqua cristallina, grazie al substrato di rocce chiare e al fondale poco terroso del suo letto, che si riesce ad apprezzare nelle pescaie e alla base delle tante cascatelle che intercalano la sua discesa verso il Bisenzio.
La sua temperatura, per l'impetuosità della corrente data dal dislivello e per l’ombrosità caratteristica della stretta vallata, ricoperta di fitta vegetazione, è sempre piuttosto bassa ma nelle giornate più afose può essere indicata anche per la balneazione.
Le bozze più adatte si trovano in prossimità degli antichi mulini, a La Centrale e al Peraldaccio e risalendo lungo il suo corso, ad esempio alla cascata Della Madonna.
Sempre in zona, uno dei sentieri che collega la viabilità alle cascate del Carigiola porta a quelle del Cigno Bianco: anche qui, piccoli salti del fosso della Rocca offrono belle bozzette indicate per la ricerca di refrigerio nelle giornate più calde.
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