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IL MUSEO DELLA BADIA SAN SALVATORE A VAIANO - CASA AGNOLO FIRENZUOLA
L’abbazia di San Salvatore fu fondata dai monaci benedettini cassinesi, probabilmente tra il IX e il X secolo. Venne fondata in un punto strategico, vicino a un antico guado sul fiume, lungo la “strada di Lombardia”, una diramazione della via Cassia. Qui i monaci si dedicavano alla preghiera, alle attività agricole, forestali e industriali, come il mulino, sfruttando l’acqua del Bisenzio.
Nel 1997 gli ambienti dell’ala sud del monastero della Badia, che un tempo erano utilizzati come abitazione dell’abate, sono stati restaurati e hanno rivelato la presenza di finissime decorazioni di grande qualità figurativa, risalenti a periodi storici diversi ed emblematici del gusto artistico dei diversi contesti. Oggi questi locali sono destinati a essere sede museale, all’interno della quale sono conservati e valorizzati sia il patrimonio artistico della Badia, sia i reperti archeologici ritrovati nel corso del tempo all’interno dei locali della parrocchia, del chiostro e all’esterno della chiesa. In questo modo, attraverso i reperti, è possibile ricostruire le diverse vicende costruttive e artistiche che si sono succedute nei locali della Badia.
Il percorso museale si suddivide in due sezioni, che corrispondono ai due aspetti monastici centrali della regola di San Benedetto, secondo il motto “ora et labora”: il tempo del lavoro e il tempo della preghiera. Nella prima parte del museo, sono visibili i reperti archeologici emersi a seguito degli scavi all’interno della Badia, risalenti a un periodo che va dall’età romana fino a quella moderna: tra questi sono ravvisabili dei pezzi di ceramica acroma da cucina, la maiolica da mensa, la maiolica a zaffera oppure la pila da fontana del 1236.
Nella parte successiva, sono presenti elementi che rimandano alle solenni cerimonie della liturgia monastica. Fra queste opere sacre, degni di particolare nota sono il ciborio quattrocentesco attribuito ad Antonio del Rossellino e alla sua bottega, probabilmente commissionato da Carlo de’ Medici, che fece ricostruire il monastero e il chiostro, e la capsella per reliquie, risalente al XIII-XIV secolo, la cui esposizione richiama il rito della Messa.
Successivamente si può trovare la camera da letto dell’abate, da cui si accede alla cappella, che fu costruita nel 1756 e decorata con i dipinti de “La Madonna col bambino” e il “San Giovanni Gualberto in estasi”, e lo studiolo, realizzato nel 1782 da Pier Giovanni Poli con la decorazione di paesaggi di invenzione. Inoltre, sono presenti vari arredi e dipinti che provengono dalle diverse chiese sparse sul territorio circostante: questo elemento mostra l’intreccio tra devozione e vita sociale della Badia.
Il Museo della Badia di Vaiano fa parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria come dimora dello scrittore Agnolo Firenzuola.
RECAPITI
Museo della Badia di Vaiano – Casa Agnolo Firenzuola
Piazza Agnolo Firenzuola, 1
59021 Vaiano (PO)
Tel. 0574 989022 – 328 6938733
email: adriano.rigoli@gmail.com
sito: www.casedellamemoria.it
TARIFFE E ORARI
L’ingresso al museo è gratuito
sabato ore 16-19 e domenica ore 10-12 e 16-19
gli altri giorni su prenotazione telefonando al 328 6938733
ACCESSIBILITA’
Il Museo è parzialmente accessibile per i visitatori in sedia a rotelle o con problemi di
mobilità.
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