Si propone, come scopo, la promozione sotto ogni forma dello sviluppo culturale, turistico, sociale, naturalistico e sportivo dilettantistico del territorio della Val Bisenzio.
Se hai qualcosa da chiedere, sulla Val di Bisenzio, come itinerari, curiosità o cose da fare o da vedere, non esitare a contattarci, cercheremo di darti i nostri suggerimenti!
Un ringraziamento speciale a chi ha collaborato per foto, testi e suggerimenti:
PASSO DELLA CROCE
(754 m. s.l.m)
(Monti della Calvana: Vaiano– Barberino del Mugello)
Immagine del Passo nel periodo invernale
Il Passo della Croce è un valico montano situato tra le due alture della catena montuosa della Calvana: Aia Padre (779 m) e Poggio Mandrioni (841 m). Esso collega la Valle del Bisenzio col Mugello ed è l’intersezione dei sentieri CAI 20 (La Querce di Prato – Passo della Crocetta) e CAI 46 (Vaiano – Barberino). Quest’ultimo percorso, che idealmente inizia da Piazza Agnolo Firenzuola, ovvero dalla Badia di San Salvatore di Vaiano (1057), è stato praticato solo nel tratto compreso tra la Pieve dei Santi Vito e Modesto di Sofignano (1204) e il Passo.
Il sentiero 46 ha una difficoltà medio-bassa ed ha una durata minima di 1,20 ore, se praticato con un passo veloce, massima di 1,45 ore, con passo lento: il buono stato della strada e la non eccessiva ripidità consentono di passeggiare in tranquillità ed immersi nel silenzio della natura.
Partendo dalla sobria Pieve di Sofignano, si cammina in direzione sud, percorrendo Via di Sofignano, per raggiungere, dopo avere superato due piccoli torrenti e il bivio per Via della Lastruccia, Via Collissassi. Tale breve tratto si sviluppa in mezzo ai campi adibiti alla cultura dell’ulivo, vista la presenza del frantoio nei pressi di Le Fornaci. Giunti alla località Collissassi, grazie anche all’ausilio della segnaletica, lasciamo alle spalle il centro abitato per inoltrarsi immediatamente nel bosco. Dopo avere superato cinque tornanti, usciamo dal bosco e notiamo la caratteristica principale di questa catena montuosa: la presenza di prati brulli e sassosi, che lontanamente ricordano il Carso, con arbusti, pruni e alberi di altezza bassa. Al termine del bosco troviamo una presunta miniera di pietra calcarea, ormai dismessa, che dà il nome al luogo (Le Cave), utilizzata fino al secondo dopoguerra.
Le Cave
Il sentiero è costeggiato da pruni e da arbusti di vario tipo (facile da notare è la presenza della Rosa Canina) fino a 70 m al termine del percorso, caratterizzato adesso da abeti e alberi di dimensioni considerevoli. Il paesaggio che si presenta all’ultima salita è piacevole: a sinistra (Nord) si vede la prateria dell’Aia Padre, spoglia e sobria di flora, a destra (Sud) si vede il Poggio Mandrioni (nome che rimanda all’antica presenza di mandrie della zona che pascolavano sul Poggio) e alle spalle (Ovest) il Monte Javello (934 m), Monte Ricorbolo (729 m), Poggio Cavallino (905 m). Dal Passo, guardando verso Est, è possibile intravedere dal bosco il Lago di Bilancino. Nei pressi del traguardo, nasce il piccolo torrente Rio al Taglio che confluisce nel fiume Bisenzio a Vaiano, nei pressi del Parco Carlo Ferri, detto anche “Cangione”. Da qui è possibile continuare i sentieri dei già citati CAI 20, in direzione Prato/Montepiano, oppure CAI 46 per Barberino del Mugello.
Il dislivello del percorso è di 354 m. Ecco l’elenco delle altitudini, ripreso dall’applicazione ViewRanger:
La natura del luogo e il silenzio caratteristico permettono di dimenticare, per un breve periodo, le preoccupazioni della vita quotidiana. Ciò sarebbe amplificato se venisse impedita la caccia e preservata la biodiversità, sia della flora che della fauna, minacciata dalla presenza invasiva, dannosa e irrispettosa dell’uomo. Nel rispetto dell’ambiente, la passeggiata e/o l’attività fisica diventerebbero una vera avventura nella notevole biodiversità e bellezza genuina dell’Area Protetta della Calvana.
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