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    Associazione Sviluppo Turistico Valbisenzio

    Si propone, come scopo, la promozione sotto ogni forma dello sviluppo culturale, turistico, sociale, naturalistico e sportivo dilettantistico del territorio della Val Bisenzio.

    Se hai qualcosa da chiedere, sulla Val di Bisenzio, come itinerari, curiosità o cose da fare o da vedere, non esitare a contattarci, cercheremo di darti i nostri suggerimenti!


    Siti amici

    Ringraziamenti

    Un ringraziamento speciale a chi ha collaborato per foto, testi e suggerimenti:

    • Alberto Badolati
    • Brunero Lucarini
    • Roberto Fontani
    • Fiorenzo Fallanti
    • Nello Santini
    • Luca Cecconi
    • Lucia Mattei
    • Gianni Cangioli
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    • Irene Marchetti
    • Annalisa Marchi
    • Yuri Storai
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    • Paolo Novellini
    • Simone Rossini
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    • Elia Taddei
    • Filomena Vulcano
    • Francesca Ciuti
    • Riccardo Pagani
    • Francesco Bacci

  • Appennino Toscano

    Il sito Natura 2000 Appennino Pratese (ZSC) è costituito dalla Riserva Naturale Acquerino Cantagallo e dall'ANPIL dell'Alto Carigiola - Monte delle Scalette. Le due aree sono collegate da un piccolo corridoio naturale lungo il torrente Limentra Orientale.

    Si estende per 4190.90 ettari, interamente quasi interamente contenuti nel Comune di Cantagallo, con una piccola porzione ai margini del torrente Carigiola ricadente nel territorio comunale di Vernio.





    Piano di gestione della Zona Speciale di Conservazione Appennino Pratese

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    RISERVA NATURALE ACQUERINO CANTAGALLO


    La Riserva Naturale Acquerino Cantagallo è stata istituita nel 1998 nell'ambito del secondo programma regionale delle aree protette, con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 45/98 e si estende su una superficie di 1,867 ettari: essa è interamente inclusa nel Comune di Cantagallo ed in gran parte coincidente con il complesso agro-forestale regionale denominato "Acquerino-Luogomano".

    La Riserva è oggi un importante punto di riferimento per attività di educazione ambientale, di escursionismo e di ricerca: è dotata di due Centri Visite, aree pic-nic ed ha una sentieristica articolata e corredata di segnaletica e pannelli illustrativi. L'area protetta ha uno specifico Regolamento, ai sensi della Legge Regionale n. 49/1995, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 68/2007 per le seguenti finalità: salvaguardare l'integrità dei valori identitari; disciplinare gli utilizzi compatibili con la salvaguardia dei valori identitari con funzione di presidio per il territorio; garantire il coordinamento delle iniziative, delle azioni e degli interventi sulla Riserva Naturale.

    Il paesaggio

    Elemento di immediata identificazione dell'area è senza dubbio la presenza di estese foreste, dominate soprattutto da dense faggete e castagneti, oltre a rimboschimenti di conifere e boschi misti di latifoglie, in cui spiccano alcuni esemplari monumentali, come il secolare Faggione di Luogomano, ormai caduto, la cui chioma copriva una superficie di circa 900 mq. La copertura arborea, è interrotta solo raramente da praterie e da arbusteti, residuo di aree anticamente coltivate o destinate al pascolo, ed oggi dominio del cervo, presente con una popolazione nota a livello nazionale sia per la complessità della sua struttura che per la maestosità degli esemplari.

    L'uomo

    All'interno della Riserva si trovano numerosi manufatti che testimoniano le passate attività dell'uomo, fra cui le numerose cascine, dimora dei nuclei familiari, circondate da alberi da frutto come noci, ciliegi e noccioli. Altre testimonianze dell'attività dell'uomo sono quelle riferite alla coltura del bosco che, oltre a lasciare traccia nei castagneti da frutto, alcuni dei quali, di età secolare e di monumentale bellezza, è riconoscibile per la presenza di cannicciaie per l'essiccamento delle castagne e dei mulini dove si produceva la cosiddetta farina dolce.

    L'acqua

    Il territorio della Riserva è solcato da numerosi ruscelli e torrenti, due dei quali, il Fosso delle Barbe ed il Fosso del Trogola, danno vita al fiume Bisenzio. Grazie alla particolare integrità da fenomeni di inquinamento e di disturbo, questi corsi d'acqua sono ricchi di specie di rilevante interesse naturalistico, fra cui alcuni anfibi come la salamandra pezzata e la salamandrina dagli occhiali.


    Come arrivare


    In Riserva vige il divieto di transito ai mezzi motorizzati. Gli unici tratti ad accesso libero dentro i confini della Riserva sono la strada sterrata che dal Mulino della Sega porta a Luogomano e un piccolo tratto lungo la strada che da Migliana porta al Passo delle Cavallaie.


    La Riserva Naturale Acquerino Cantagallo ha diversi accessi naturali dati dai sentieri o strade forestali che attraversano l'area protetta.


    • Per chi viene da sud ovest: da Cascina di Spedaletto, dal Passo degli Acquiputoli e dal Passo degli Acandoli, con ampi parcheggi, raggiungibili in auto dalla strada che da Montale conduce a Tobbiana e sale per incrociare la Sp3/Sp24 Pistoia- Riola (anche detta Strada Provinciale dell'Acquerino).
    • Per chi viene da sud est: da Migliana si prende la strada che porta al Passo delle Cavallaie (percorribile solo da fuoristrada) fino al Passo degli Acandoli; oppure parcheggiare nella parte centrale del borgo di Migliana e a piedi percorrere il sentiero Cai 416 A che porta al Mulino dell'Almanacco e alle Sorgenti del Bisenzio, dopo aver attraversato il torrente Trogola ed essere così entrati nella Riserva.
    • Per chi viene da nord ovest: Sp3/Sp24 Pistoia - Riola, accessi di Pian della Rasa (una strada in prossimità della località L'Acqua porta al pianoro, da lì si segue il Cai 400 fino al Passo del Treppio.
    • Per chi viene da nord est: Centro Visite di Cantagallo, dove dopo aver parcheggiato ci si avvia a piedi verso l'attraversamento del Rio di Ceppeta e da lì, entrati in Riiserva, dopo una camminata in leggera salita si arriva alla strada forestale principale; oppure, arrivare al borgo di Luogomano dove, dopo aver parcheggiato nell'apposito spazio, a piedi si intraprende la strada forestale che diparte dopo la sbarra.


    Centri Visita

    1. Rifugio Centro Visite Cascina di Spedaletto
    2. Centro Visite di Cantagallo


    Rifugi gestiti

    All'interno e ai margini della Riserva ci sono varie strutture dove poter dormire e mangiare (gli orari e i giorni di apertura cambiano nel corso dell'anno, informarsi prima di partire).


    • Cascinale Vespaio
    • Rifugio Centro Visite Cascina di Spedaletto
    • Rifugio Le Cave
    • Rifugio L.Pacini di Pian della Rasa


    Rifugi non gestiti

    All'interno della Riserva è possibile trovare riparo dalle intemperie in alcuni spazi ricavati in rifugi o vecchie strutture restaurate


    Bivacco del Rifugio Pacini Pian della Rasa (tavolo, sedie, brandina, stufa)

    Bivacco di Cerliano (tavolo, sedie, stufa, posto per dormire sul pavimento al piano superiore)

    Bivacco della Cascina Le Barbe (tavoli, panche, grande camino)

    Bivacco Casotto di Giulio (tavolo, sedie, stufa)


    Mappa Riserva Naturale Acquerino Cantagallo


    Regolamento Riserva Naturale Acquerino Cantagallo


    Sito Aree Protette Provincia di Prato


    Atto istitutivo Riserva Naturale Acquerino Cantagallo



    ANPIL ALTO CARIGIOLA- MONTE DELLE SCALETTE

    L'Area Naturale Protetta di Interesse Locale Alto Carigiola - Monte

    delle Scalette è stata istituita nel 2002, si estende per 990 ettari

    suddivisi fra i Comuni di Cantagallo e di Vernio.

    Il Paesaggio

    L'area del Carigiola offre un paesaggio montano di bellezza estrema e selvaggia, in cui la corona del rilievo di crinale appenninico, profondamente segnata dalla forza dell'acqua e del vento, ospita un insieme di manifestazioni geomorfologiche di grande interesse

    La Montagna

    Dalle vertiginose pendenze del monte della Scoperta, che domina l'area con i suoi 1270 metri di altitudine, alla particolare conformazione a "gradinata" di alcuni versanti, sino alle profonde incisioni delle forre del torrente Carigiola, la montagna ci mostra gli effetti di processi di trasformazione millenari.

    L'Acqua

    Il fascino del paesaggio naturale si arricchisce della suggestione offerta dalle limpide acque del Torrente Carigiola nel loro lento scorrere sui letti di roccia, poi attraverso gli improvvisi salti delle cascate, fino all'apparente immobilità delle pozze scavate nella roccia.
    In un ambiente talmente impervio le tracce dell'attività dell'uomo si fanno particolarmente rarefatte, limitandosi a piccoli insediamenti sul fondovalle della Carigiola legati allo sfruttamento dell'energia del fiume, con antichi mulini idraulici e modeste superfici coltivate.

    Il Bosco

    La copertura boschiva tipicamente appenninica comprende faggete alle quote più elevate, interrotte da alcuni prati-pascolo, che alle quote inferiori lasciano spazio al bosco misto di latifoglie intercalato da castagneti
    La presenza di specie arboree rare in area appenninica , come il tasso ed il tiglio, e di Habitat vegetali ed ambienti di notevole interesse conservazionistico, che ospitano rare specie di anfibi, pesci e crostacei riconosciuti di Interesse Comunitario rendono l'area particolarmente ricca anche in termini di biodiversità.


    Sito Aree Protette Provincia di Prato


    Mappa Alto Carigiola Monte delle Scalette


    Come arrivare


    L'area si raggiunge da vari accessi pedonali costituiti dai sentieri che attraversano la zona o, con fuoristrada, dai borghi della Centrale e di Peraldaccio.


    • Per chi arriva da ovest: il parcheggio è a Gavigno, da lì si può prendere uno dei sentieri Cai che porta verso il torrente Carigiola
    • Per chi arriva da est: il parcheggio è lungo la strada che da Cavarzano porta all'Alpe, raggiungibile sia da Montepiano che da Vernio, oppure dal borgo di Gagnaia. Dai due accessi partono un paio di sentieri da fare anche ad anello.





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    Utilità

    Via della lana e della seta

    • Tappa 2Sasso Marconi / Grizzana Morandi
    • Tappa 3Grizzana / Castiglione dei Pepoli
    • Tappa 4Castiglione dei Pepoli / Vernio

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